In una giornata fresca ma bellissima, lo sguardo sul Lago di Bolsena è veramente d’obbligo, le sue acque che risplendono in contrasto col cielo celeste, da Montefiascone, come in un quadro di un famoso pittore. Si, avete capito bene, quest’anno La Carrareccia è partita da Montefiascone e non più da Bolsena.
La novità del 2022. Da Montefiascone al Lago di Bolsena
Non voglio dire meglio o peggio, ma solo che Montefiascone è un paese stupendo e di grande accoglienza. Alla Carrareccia e Tuscia Gravel 2022, c’è il nuovo presidente Chris Tooze, con il suo italiano stentato, ma buon organizzatore, che si improvvisa alle pubbliche relazioni, mentre Franco Frigo Vice Presidente, anche lui ottimo organizzatore, deve ripartire subito, la mattina della partenza della Ciclostorica per fare il giro completo per rimettere almeno un po di frecce tolte dal forte vento della sera prima.
Chris ci dice: “…sono state giornate meravigliose, pieni di volti noti, nuovi amici e un visitatore davvero inaspettato… alla Carrareccia c’era anche la Madonna!” Non ha portato entusiasmo solo agli organizzatori (pochissimi), ma anche ai veri volti nuovi, ecco quando dico che “ogni Ciclostorica ha del suo” e qui c’era veramente “gente nuova”, perché richiede l’aiuto di tante mani, teste e cuori… oltre ovviamente alle gambe che pedalano.
Due sono i percorsi, 54, 105. La partenza da Piazzale Roma, giro delle mura e panorama incantevole verso il lago variopinto e vellutato. Tutti in direzione Marta, Capodimonte e Casa San Lazzaro, dove c’è la divisione dei percorsi, 105 miglia verso Valentano, Mezzano, Latera e Gradoli, per poi rientrare lungo il Lago di Bolsena. Mentre 54 lungo il lago direzione Bolsena.
A Bolsena, dove si incontrano tutti i percorsi, ma il 105 si dirige verso Torre S. Severo. Mentre il 54 , da Bolsena continua lungo il lago alla volta del traguardo di Montefiascone. Il percorso dei 105 alla volta di Porano e poi Orvieto.
Ad Orvieto c’è proprio tempo per una foto al duomo e via, Canale, Lubriano, Bagnoregio e arrivo a Montefiascone. Ottimo il vino, Cannaiola e Aleatico, offerto nei gustosi ristori lungo il percorso.
Le voci dal gruppo:
Per qualcuno, la Carrareccia di alcuni anni fa è stata la propria prima Ciclostorica, è l’esperienza del mio “amico-fratello” Daniele Cristicchi, fratello del cantante Simone.
Ci racconta: “…mi si è aperto un mondo da quel giorno. C’era sole pieno e poi è sceso il cielo, pioggia a dir poco torrenziale, mi ricordo Daniela Fabbriccini sotto una tettoia e tutti si fermavano a ripararsi e io ormai in preda al delirio Eroico continuavo ridendo fino a che mi è esplosa la gomma e ho dovuto aspettare il carro scopa come la pippa delle pippe! Da lì ho capito che questo è sport vero, eroico, fatto di sudore, fatica e di tanti amici. Dal Veneto alla Sicilia e che ci sentiamo pure dopo il lavoro…incredibile per la società e i ritmi di oggi…”.
E come dice il mio amico Luciano Cascioli che ha partecipato con una bicicletta De Dion Bouton del 1924: “…questi percorsi cosi ricchi di meraviglie vanno gustati proprio lentamente e con piacere …oggi come sempre magnifici compagni di pedale ci siamo “gustati” tutti i 106 km del percorso lungo, con 1580 metri di dislivello, si gustati tutti, lentamente molto lentamente e arrivati da buoni ultimi…”.
Parole da prendere in considerazione nelle Ciclostoriche, dove non conta arrivare per primo… ma arrivare dopo aver assaporato sia i propri prodotti culinari che i profumi delle bellissime località.
Tanti gli amici, quelli di vecchia data e quelli nuovi, da Luciano, Marina, Marco, Sandro, Claudio, Daniele, Frency, Carmelo, Stefano, Gabriele, Pellihano, gli amici del Gruppo Broccino con in testa Tommaso, la Velletrana, gli Imperiali, la Marittima, i Grifoni, i Pretoriani, la Maremmana, ciclisti Scauresi, Anzio Bike, Botoli Ringhiosi, 99 Curve e tanti altri.
C’era il meglio del ciclismo Vintage e delle Ciclostoriche. Anche il gruppo ciclistico di “Anzio Bike” vogliono lasciare un loro commento: “Come non ci si può divertire quando con una bici d’epoca ti avventuri per campagne, vigneti, borghi, senza alcun pensiero di classifiche o quant’altro. E Franco, Angelo, ed Alessandro si sono regalati una domenica indimenticabile”. E rivolti a tutti gli organizzatori esclamano “Bravi ragazzi fieri di voi”.
Il saluto del Presidente
Il presidente Chris Tooze, vuole ringraziare tutte le tante persone, aziende e gruppi, che hanno sostenuto la Ciclostorica, ha anche potuto parlare con le altre associazioni ciclistiche su come possono lavorare insieme in futuro. Come terminare questa impresa nelle terre dei Papi, con una stupenda pasta party alla Rocca dei Papi, e una vista meravigliosa sul lago di Bolsena con lo sguardo che spaziava fino al mare.
Ricordiamo che La Carrareccia e la Tuscia Gravel torneranno nel 2023.